LA SIGNORINA ELSE
Category:
Prosa
Release date:
da martedì 9 a domenica 21 ottobre

da martedì 9 a domenica 21 ottobre 2018

LA SPECOLA Sala degli Scheletri

COMPAGNIA LOMBARDI TIEZZI

LA SIGNORINA ELSE

di ARTHUR SCHNITZLER

traduzione Sandro Lombardi

drammaturgia Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi

con

Lucrezia Guidone

e Martino D’Amico

pianoforte e violoncello Dagmar Bathmann

percussioni Omar Cecchi

clarinetti Iacopo Carosella

voci Gianna Deidda, Francesca Della Monica, Sandro Lombardi,

Giusi Merli, Giovanni Scandella

scene Gregorio Zurla

costumi Giovanna Buzzi

luci Gianni Pollini

movimenti coreografici Giorgio Rossi

regista assistente Giovanni Scandella

regia Federico Tiezzi

 

produzione Compagnia Lombardi -Tiezzi

Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale

con il sostegno di Regione Toscana e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico

 

Per il “Salone degli Scheletri” del Museo di Storia Naturale della Specola, gentilmente messo a disposizione dalla Università degli studi di Firenze, la Compagnia Lombardi – Tiezzi propone, all’interno dell’Estate Fiorentina 2018 e nell’ambito della XXI stagione teatrale del Teatro Verdi, l’allestimento site specific de La Signorina Else di Arthur Schnitzler, nella traduzione di Sandro Lombardi, con la regia di Federico Tiezzi.

Nel ruolo del titolo, la giovane attrice Lucrezia Guidone, già protagonista in due spettacoli diretti da Tiezzi: Calderón di Pier Paolo Pasolini (2016, Premio Ubu per la Regia) e Antigone di Sofocle (2018, Premio Flaiano per la Miglior Regia), spettacolo per il quale le è stato riconosciuto il premio Le Maschere del Teatro Italiano 2018 come Miglior Attrice Emergente.

Schnitzler compie una vera e propria vivisezione del cuore di Else, al contempo impietosa e carica di pietà, mostrandocela nelle sue più riposte oscillazioni psichiche. Questo ha portato Tiezzi a scegliere, per il debutto dello spettacolo, lo storico Teatrino Anatomico dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia: l’analisi compiuta dall’autore sul mondo interiore di Else trova un correlativo oggettivo nell’operazione di regia, che ‘viviseziona’ il corpo del testo e il corpo creativo dell’attore.

Tale dimensione ‘anatomica’, innestatasi tra le dinamiche della pièce, si rifletterà in maniera analoga nel “Salone degli Scheletri” che vanta l’ospitalità di una delle più importanti collezioni osteologiche d’Italia per un totale 3.000 reperti.

Sarà l’imponente presenza degli scheletri di uccelli, pesci, rettili e grandi mammiferi ad amplificare la potenza del testo, spietata radiografia di una società corrotta fin nel nucleo familiare: una vera e propria tragedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta solo ai propri istinti e ai propri falsi valori, cinicamente pronta a sacrificare un’adolescente in nome del denaro e delle apparenze sociali.

Lo spostamento dell’azione dai palcoscenici a luoghi carichi di connotazioni storiche o emotive particolari, fa parte del lavoro di ricerca della Compagnia di un Teatro dell’Esperienza che coinvolga il pubblico spingendolo a uscire dalla dimensione passiva di fruitore di uno spettacolo di intrattenimento a quella di attivo e partecipe collaboratore alla creazione dell’evento teatrale.

Dopo il successo riscosso con Il ritorno di Casanova, Federico Tiezzi prosegue dunque il suo lavoro di ricerca sul grande scrittore austriaco. Risalente al 1924, la novella La Signorina Else è un testo mirabile, tutto incentrato sul battito tumultuante dei pensieri che si affollano e scontrano nella mente di Else, l’adolescente ‘altera’, vivida e appassionata, su cui incombe una catastrofe familiare.

Else è una bella e virtuosa fanciulla, percorsa dai primi turbamenti sessuali, che viene presa in contropiede dalla richiesta dei genitori che necessitano di una grossa somma di denaro. È la madre stessa che in una lettera invita la figlia a vendersi per salvare l’onore della famiglia. L’unico modo per ottenere il denaro è infatti chiederlo a un ricco conoscente che da tempo la corteggia e che si trova con lei in vacanza a San Martino di Castrozza. Tutto il testo vive delle reazioni di Else a questa sordida richiesta.

L’autore impiega in questo racconto la tecnica del monologo interiore, il flusso di coscienza, attraverso il quale i pensieri e le contraddizioni del personaggio e della società in cui si muove vengono alla luce con straordinaria potenza. Con tecnica magistrale Schnitzler viviseziona davanti a noi Else, offrendocela nelle sue più riposte oscillazioni psichiche, in una simultaneità di impulsi e contro-impulsi che la portano al delirio.

Il testo si inserisce nel clima della grande cultura viennese della finis Austriae, pervasa da scoperte artistiche che ne faranno il luogo di nascita della musica moderna (Strauss, Schönberg, Berg, Webern). È anche il momento in cui i pittori Gustav Klimt e Egon Schiele rappresentano quella stessa società attraverso opere che impietosamente la inchiodano al suo splendido decadimento.

 

 

prima nazionale: 13 giugno 2017  Teatro Anatomico / Spedale del Ceppo, Pistoia

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